IL GRUPPO “GIUSTIZIA E LIBERTÀ” SI SCIOGLIE

Per motivi esclusivamente logistici e organizzativi, il Gruppo “Giustizia e Libertà” della Federazione Anarchica Siciliana (FAS) si scioglie ufficialmente.

I suoi militanti continuano ad aderire a titolo individuale alla FAS e proseguono, sempre in stretta e solidale collaborazione, nelle loro attività.

Palermo, 9/11/2012

 

Due giorni di incontri, cultura e musica a cura di Bar Libreria Garibaldi, Spazio di Cultura Libert’Aria e Federazione Anarchica Siciliana.

Clicca sulla locandina.

DI QUA DAL FARO

Manifestazioni di conflitto sociale in Sicilia.

Leggi il comunicato della FAS:

http://fasiciliana.noblogs.org/?p=217

Trapani. In piazza con i lavoratori del Cantiere Navale.

A questi link, le foto dal corteo dell’8 gennaio.

http://gruppoanarchicosalsedotp.noblogs.org/post/2012/01/09/8-gennaio-in-piazza-con-i-lavoratori/

http://coordinamentoperlapacetp.wordpress.com/2012/01/09/foto-dal-corteo-operaio-08012012/

Primo Maggio 2011 a Ragusa e Trapani

Come ogni anno, il Gruppo Anarchico di Ragusa ha organizzato il Primo Maggio. Guarda l’estratto del comizio di Pippo Gurrieri, in cui si denunciano la mala amministrazione e la cementificazione del territorio.

Anche a Trapani gli anarchici hanno ricordato il Primo Maggio.

 

LA LEGGE BRUCIA LA VITA

Noureddine Adnane aveva 27 anni ed era nato in Marocco. Viveva in Italia dal 2002 e si guadagnava da vivere facendo l’ambulante. Lo conoscevano tutti nel quartiere, e tutti gli volevano bene.
A Palermo i venditori ambulanti, specialmente immigrati, devono fare i conti con la polizia municipale: retate nei mercatini, ispezioni, multe, sequestri della merce, intimidazioni. Noureddine non era un abusivo, ma aveva ricevuto la visita dei vigili urbani per cinque volte in una settimana: davvero troppo per chi deve sbarcare il lunario tra mille difficoltà (…)

Leggi tutto il volantino qui:

http://coordanarchicopa.blogspot.com/2011/02/la-legge-brucia-la-vita.html

NÉ SCHIAVI NÉ DISOCCUPATI

Quanto sta accadendo oggi ai lavoratori e alle lavoratrici della Fiat è la naturale prosecuzione di un lungo e sistematico progetto di cancellazione dei diritti di tutti i lavoratori (…)

Leggi tutto qui:

http://coordanarchicopa.blogspot.com/2011/01/ne-schiavi-ne-disoccupati.html

LIBERIAMOCI DAI PADRONI, RIPRENDIAMOCI IL LAVORO!

1 Maggio 1886 – La Federazione Americana del Lavoro adotta una risoluzione storica secondo la quale a partire da questo giorno “le otto ore costituiranno la durata legale della giornata di lavoro”. Nella sola Chicago in 400.000 erano in sciopero. Questo era il centro principale delle agitazioni, e qui gli anarchici erano all’avanguardia del movimento dei lavoratori. Quando il primo maggio del 1886 gli scioperi per le otto ore paralizzano la città, una metà della manodopera della ditta McCormick esce dalla fabbrica. Due giorni dopo partecipano a un’assemblea di massa seimila lavoratori del legno, anch’essi in sciopero.

I lavoratori stanno ascoltando un discorso dell’anarchico August Spies a cui era stato chiesto di organizzare la riunione dall’Unione Centrale del Lavoro.

All’improvviso 200 poliziotti attaccano la folla con manganelli e revolver: uccidono uno scioperante, ne feriscono un numero indeterminato tra cui cinque o sei molto seriamente.

26 Aprile 2004 – Gli operai dello stabilimento FIAT di Melfi bloccano l’ingresso alla fabbrica per protesta. I metalmeccanici lottano contro le condizioni di lavoro nella fabbrica: 5000 provvedimenti disciplinari in un anno, licenziamenti dei delegati sindacali e turni massacranti la dicono lunga. Si susseguono manifestazioni, blocchi e trattative (fallite) con l’azienda, che firma accordi separati con i sindacati più amici. La polizia sceglie di difendere gli interessi padronali: quando 35 operai decidono di forzare i blocchi per recarsi a lavorare, la polizia li  scorta caricando pesantemente gli operai e ferendone 13.

Dopo più di un secolo le conquiste dei lavoratori, ottenute con grandi lotte e sacrifici, vengono attaccate dalla classe padronale che trova in questo governo il migliore garante degli interessi dei potentati economici. Un padronato sempre più aggressivo e arrogante detta ormai le sue leggi senza trovare ostacoli servendosi di uno Stato che, nelle sue varianti che si sono succedute al potere (centrodestra e centrosinistra), persegue un’unica linea economica e politica neoliberista ed antipopolare: privatizzazioni, utilizzo della forza lavoro nella forma usa & getta, fine del posto garantito e precarietà diffusa, cancellazione progressiva dei diritti rimasti, repressione del dissenso. Dal pacchetto Treu alla Legge Biagi, viene sancita la precarietà come unica condizione esistenziale. E con la Turco-Napolitano e la Bossi-Fini gli immigrati vengono condannati all’esclusione sociale. Per finire, le risorse spese per fare la guerra sottraggono denaro ai salari, agli stipendi, alle pensioni, all’istruzione, alla sanità.

In un mondo dove non sai se ti colpirà prima il padrone, il governo o il sindacato-istituzione, dove il militarismo penetra nel tuo stesso posto di lavoro e nel tuo quartiere sporcando tutto con una dilagante cultura della guerra e delle morte, non vi sono alternative alla radicalizzazione dello scontro di classe.

L’azione diretta diventa l’unica strada percorribile: autodeterminazione dei lavoratori, riduzione degli orari di lavoro, difesa del diritto di sciopero senza ricatti legali, difesa della valenza pubblica di ogni tipo di lavoro, salvaguardia della sanità, previdenza e scuola pubblica, abolizione delle frontiere, rifiuto della precarizzazione, sistema pensionistico uguale per tutti: da qui bisogna ripartire, affinché il lavoro sia un’espressione di libertà.

Federazione Anarchica Siciliana – Nucleo “Giustizia e Libertà”