CONTRO OGNI FASCISMO

A sessant’anni dalla Liberazione dell’Italia dal fascismo e dal nazismo, noi anarchici vogliamo ricordare la data del 25 Aprile per raccogliere nel presente i frutti di quella stagione di lotta e di sacrificio che non và dimenticata.
Il contributo degli anarchici alla Resistenza fu fondamentale: le formazioni partigiane di ispirazione anarchica e libertaria arricchite della presenza di tante e tanti compagne/i del Sud furono tra le prime ad organizzarsi per combattere nazisti e fascisti.
Ma l’opposizione anarchica al fascismo si manifestò sin dalla prima ora, già dal 1921, quando gli Arditi del Popolo, ex combattenti organizzati per l’autodifesa popolare, contrastavano il terrorismo squadrista, spalleggiato da carabinieri e guardie regie. E più di una volta misero in fuga carabinieri e fascisti, come a Parma e Sarzana. E proprio qui, nei dintorni di Carrara, gli anarchici spezzarono per la prima volta la "linea gotica" dei nazisti durante la Resistenza.
La Resistenza per noi anarchici era legata allora e ancora oggi a un progetto di cambiamento sociale che purtroppo non avvenne a causa della compromissione dei partiti antifascisti – PCI in testa – con le direttive delle potenze Alleate.

L’opposizione al fascismo è da noi intesa come lotta a qualsiasi autoritarismo, poiché chi è nemico della libertà non può che essere nostro nemico.
Ogni giorno assistiamo a una recrudescenza del fascismo e dell’autoritarismo nelle sue mille forme: lo riscontriamo nella natura e nelle pratiche dei governi occidentali che schiacciano i diritti e la libertà di milioni di persone nel mondo. Un mondo devastato dalle guerre e da un’insopportabile divario tra chi ha troppo e chi non ha niente.
Il fascismo vive nelle leggi razziste introdotte in Italia dal Centrosinistra (Turco-Napolitano) e dal Centrodestra (Bossi-Fini) che distruggono vite, sogni e speranze degli immigrati ai quali viene negato tutto, compreso il diritto di esistere.
Il fascismo vive nelle leggi sul lavoro introdotte in Italia dal Centrosinistra (Pacchetto Treu) e dal Centrodestra (Legge Biagi) che hanno ridotto il lavoro a uno sfruttamento che non dà futuro: precarietà, flessibilità e ricattabilità sono le parole d’ordine degli schiavi della nuova economia.
Il fascismo vive nella costante e invadente ingerenza religiosa nella vita pubblica: il Vaticano e le gerarchie ecclesiastiche continuano a condizionare la classe dominante, la politica, le leggi e tutti gli spazi della vita sociale, dalla scuola alla sanità, ficcando il naso fin dentro il corpo di ogni donna mettendo in discussione il diritto a una maternità consapevole e più in generale a una sessualità libera, responsabile, laicamente gestita.

È per tutto questo che per noi il 25 Aprile è ogni giorno.
Resistere per liberarsi dall’ingiustizia e dall’autorità è una necessità quotidiana.
Lottare ogni giorno per una società fondata sull’uguaglianza, la libertà, la giustizia sociale, l’autogestione e l’autogoverno significa coltivare una prassi rivoluzionaria alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare.

Nucleo "Giustizia e Libertà" della Federazione Anarchica Siciliana (FAS)
Compagni della Federazione Anarchica Italiana (FAI) – Palermo
Federazione dei Comunisti Anarchici (FdCA) – Sezione di Palermo

LIBERAZIONE

Quest’anno, il 25 Aprile è una data la cui importanza e il cui significato vanno ben oltre la tradizionale e giusta commemorazione della liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista avvenuta nel 1945 dopo anni di resistenza.
Dopo quasi sessant’anni, il fascismo è ancora vivo e vegeto e si nasconde (senza riuscirvi neanche tanto bene) dietro le facce rassicuranti dei criminali che tengono il mondo in ginocchio.
E’ un fascismo subdolo, ipocrita e sorridente: è il fascismo di George Bush che si è lanciato in una guerra criminale e insensata i cui effetti perversi stanno ricadendo su tutti: sugli iracheni massacrati, sui soldati ammazzati, sugli ostaggi catturati e su tutti noi, vittime di una guerra il cui fronte interno è fatto di attentati, di bombe, di repressione, di precarietà, di aumento del costo della vita.
E’ il fascismo dei signori della guerra e del terrore, come Bin Laden o chi per lui, che ieri prendevano soldi dagli americani e oggi reggono il gioco a che la guerra sia infinita, "santa" e permanente.
E’ il fascismo degli alleati USA, Berlusconi in testa, che scodinzolando dietro il padrone americano trascinano i loro paesi in una spirale di incertezza infischiandosene dell’opinione pubblica internazionale, che nell’ultimo anno ha espresso in mille modi e con manifestazioni imponenti il proprio rifiuto alla guerra e al terrorismo.
E’ il fascismo dei paesi dell’Unione Europea, le cui leggi liberticide continuano a distruggere le vite di migliaia di donne e uomini che vogliono emigrare e le cui speranze si infrangono sugli scogli delle coste italiane o dietro le sbarre di un Centro di Permanenza Temporanea (CPT).
È il fascismo dello Stato italiano, che non trova colpevoli né per la strage di piazza Fontana (1969) né per il rogo del CPT "Vulpitta" (1999), in cui morirono sei immigrati.
 
Oggi la lotta antifascista deve necessariamente assumere i connotati dell’antimilitarismo, dell’antirazzismo, dell’anticapitalismo.
Essere antifascisti significa preferire la libertà al terrore, la diserzione e il rifiuto all’arruolamento collettivo.
Essere antifascisti significa spazzare via il razzismo, la discriminazione e la repressione con le lotte e le pratiche di autogestione.
Scegliere la libertà significa rendersi conto del mondo in cui i potenti vogliono far vivere noi e le prossime generazioni: un mondo di galere, di precarietà, di sospetto generalizzato.
Volere la libertà significa sfuggire alle gabbie del lavoro precario, flessibile, salariato che non dà futuro e che ci rende tutti sempre più schiavi.
Abbiamo sempre resistito e sempre resisteremo, poiché la nostra voglia di libertà e il nostro desiderio di giustizia sociale sono di gran lunga più forti di qualsiasi potere e di qualsiasi autorità.

Federazione Anarchica Siciliana – Nucleo "Giustizia e Libertà"