Il 28 e 29 dicembre scorsi – nell’undicesimo anniversario della strage del Centro di Permanenza Temporanea “Serraino Vulpitta” – si è svolta a Trapani una mobilitazione antirazzista promossa dal Coordinamento per la Pace, dal Circolo Arci “aMalaTesta” e dal locale Gruppo di Emergency.
I promotori della manifestazione hanno voluto ribadire la netta opposizione alle politiche repressive attuate dai governi nei confronti degli immigrati. In particolare, la situazione di Trapani rimane assai critica perché, anche se il “Serraino Vulpitta” è destinato a essere chiuso, la città ospiterà un nuovo Centro di Identificazione ed Espulsione nella periferica contrada di Milo. Una struttura già pronta (realizzata in brevissimo tempo e che assomiglia a un carcere di massima sicurezza), molto più capiente e dalle spiccate caratteristiche di “istituzione totale”. Alla manifestazione hanno aderito e partecipato, tra gli altri, compagne e compagni della Federazione Anarchica Siciliana, della Federazione dei Comunisti Anarchici, della Federazione Anarchica Italiana e del Coordinamento Anarchico Palermitano.
Martedi 28 è stato organizzato un presidio davanti il CIE “Vulpitta” durante il quale gli antirazzisti hanno espresso la loro solidarietà ai quarantatre immigrati reclusi all’interno della struttura. Dalla loro viva voce è emerso quanto siano disastrose le condizioni di vita: mancanza di coperte, scarsa qualità dei cibi, uso di calmanti e psicofarmaci per sedare i trattenuti. Da dietro le sbarre, i migranti hanno manifestato vivo apprezzamento per l’iniziativa e – come accaduto in altre occasioni – si è stabilita una comunicazione diretta tra chi stava dentro e chi stava fuori, mentre un sound-system aiutava a rendere più caldo quel pomeriggio di lotta e di solidarietà.
Il giorno dopo gli antirazzisti sono tornati davanti il CIE e, al loro arrivo, hanno visto i migranti che, da dietro le sbarre, sventolavano drappi neri per salutarli e rispondere ai loro slogan. Alla fine, un lungo e intenso applauso reciproco tra reclusi e manifestanti, per ribadire che la lotta per la libertà degli immigrati coincide con la lotta per la libertà di tutte e tutti.

Nucleo “Giustizia e Libertà” della Federazione Anarchica Siciliana

Altre foto:

28 e 29 dicembre – foto del presidio antirazzista