Venaus, 8 dicembre – Comunicato anarchico

La gente della Val di Susa ha vinto la sua prima battaglia.



Alla luce del sole, gli abitanti della valle si sono ripresi la terra che poliziotti e carabinieri gli avevano sottratto due giorni fa con il favore delle tenebre.



Quarantamila persone, o forse più, hanno marciato unite, hanno trovato il coraggio nelle loro ragioni, hanno fronteggiato l’arroganza e la violenza scomposta del potere, e hanno vinto così la battaglia di Venaus. Siamo felici e orgogliosi.



Il governo continua a blaterare usando lo spauracchio delle infiltrazioni eversive nella protesta popolare. Come al solito, il potere cerca di dividere e imperare, di suscitare sospetto criminalizzando la lotta e distinguendo tra manifestanti buoni e manifestanti cattivi.



Quella di Berlusconi, Pisanu e degli altri esponenti della maggioranza è una strategia di respiro corto, tipica di chi è in affanno in una situazione ormai ingestibile.



Il Centrosinistra è altrettanto imbarazzato, diviso tra opportunisti che cercano di cavalcare le ragioni della protesta e reazionari che non faticano a solidarizzare con le forze dell’ordine difendendo a spada tratta il progetto del TAV.



Parafrasando le parole del ministro Lunardi, vogliamo rassicurare tutti affinché governo e opposizione si mettano il cuore in pace: gli anarchici sono nella lotta in Val di Susa perché ci potete trovare in tutte le lotte per la libertà, l’uguaglianza, l’autogestione del territorio e la sua difesa dai tentacoli del capitalismo e dello Stato.



Non ci nascondiamo e non ci siamo mai nascosti. Non colpiamo nel buio e non facciamo blitz.



Gli unici inflitrati, gli unici invasori, sono i poteri forti che vogliono distruggere la Val di Susa.



Sarà dura, ma andremo avanti con la gente di Venaus.





Nucleo "Giustizia e Libertà" della Federazione Anarchica Siciliana


Federazione dei Comunisti Anarchici – Sezione di Palermo

Solidarietà anarchica alle popolazioni della Val di Susa

In Val di Susa la violenza del Potere si è mostrata con tutta la sua inaudita ferocia.

Polizia e carabinieri hanno attaccato il presidio degli abitanti di Venaus che si oppongono alla devastazione della loro valle travolgendo tutto e tutti: donne e uomini, anche anziani, sono stati picchiati e insultati brutalmente dalle forze dell’ordine che hanno aggredito la gente cogliendola di sorpresa nel cuore della notte. Ai giornalisti presenti – picchiati anch’essi – è stato raccomandato di fotografare il meno possibile, mentre funzionari di polizia incitavano i loro uomini a "schiacciare" tutti con le ruspe.

La reazione degli abitanti della Val di Susa è stata, ancora una volta, generosa e solidale: l’autostrada, le strade statali e la ferrovia sono tuttora occupate e bloccate dai manifestanti; gli studenti sono scesi in piazza con i loro insegnanti; diverse fabbriche sono state occupate e i lavoratori stanno attuando scioperi spontanei e generalizzati.

A Torino, in Piemonte e in tutta Italia si moltiplicano le iniziative di solidarietà alla gente della Val Susa.

Compagne e compagni anarchici – da anni impegnati al fianco delle popolazioni aggredite dagli interessi incrociati dello Stato e del Capitale – stanno dando il loro contributo militante per sostenere la lotta di chi intende difendere la valle dalla cementificazione e dalla devastazione.

Le direttive del Ministero dell’Interno dimostrano chiaramente come quella della Val di Susa sia una lotta strutturale che intacca direttamente gli interessi vitali di un apparato di potere economico e politico che non riconosce alcuna ragione se non quella del profitto a tutti i costi.

Alla fine di novembre, ben settantamila persone sono scese in piazza per ribadire con fermezza le ragioni della loro lotta e per respingere tutti i tentativi di criminalizzazione perpetrati da chi – attraverso minacce e altre infamie – vorrebbe ridurre una lotta di popolo a una questione di ordine pubblico.

Con l’attacco squadrista di questa notte, lo Stato italiano svela la sua natura criminale con l’evidente sostegno dei suoi massimi rappresentanti: le dichiarazioni del Presidente della Repubblica nonché del Ministro delle Infrastrutture e di altri esponenti del governo sono gravissime ed eloquenti.

Allo stesso modo, le affermazioni degli esponenti dell’opposizione trasudano tutta l’ipocrisia e la cattiva coscienza di chi – come Prodi – ha concepito il progetto del TAV quando era al governo e adesso tenta di rifarsi una verginità politica sulla pelle delle persone.

Esprimiamo massima solidarietà alle popolazioni della Val di Susa e alla loro lotta.

Riconosciamo e apprezziamo le forti radici popolari di una lotta che si svolge negli stessi luoghi in cui donne e uomini contribuirono alla lotta di Resistenza contro il nazifascismo.

Sosteniamo e promuoviamo le ragioni e le rivendicazioni di una popolazione che attraverso la lotta dal basso ha dimostrato di saper riconoscere e prendere le distanze dalle chiacchiere e dalle false promesse dei politicanti di turno.

Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore le ragioni delle popolazioni della Val di Susa a solidarizzare ovunque e attivamente con la loro lotta.

Nucleo "Giustizia e Libertà" della Federazione Anarchica Siciliana

Federazione dei Comunisti Anarchici – Sezione di Palermo