Il crollo della palazzina all’Albergherìa, in pieno centro storico a Palermo, è il drammatico segnale del malessere di un intero quartiere e di tutta una città.
Sono centinaia i palazzi fatiscenti, lasciati a marcire dall’incuranza dei privati e dell’amministrazione comunale: i primi si limitano spesso a tenere gli appartamenti in condizioni miserevoli per darli in affitto agli immigrati, l’ente pubblico invece preferisce impegnarsi nel risanamento di alcune aree destinate alla nuova borghesia palermitana che riscopre il centro con i suoi locali attraenti e le luci soffuse.
Nel mezzo ci sono i bisogni reali della gente che vengono calpestati continuamente: innumerevoli appartamenti che a Palermo potrebbero soddisfare le esigenze di migliaia di indigenti, disoccupati, invalidi, anziani e intere famiglie vengono lasciati colpevolmente in uno stato di abbandono inconcepibile. Beni immobiliari confiscati alla mafia sono lasciati vuoti a prender polvere mentre la gente rivendica il diritto ad una vita dignitosa.
Crollano le palazzine e aumenta il degrado, la precarietà, l’incertezza in un quartiere prigioniero del ricatto del bisogno. Un quartiere che ancora una volta è lo specchio più fedele del malessere di tutta Palermo.

E’ tempo di riacquistare dignità e lottare per i propri diritti.
Non è concepibile che le case del centro storico di Palermo si sbriciolino dopo le prime forti piogge.
Non possiamo accettare la colpevole noncuranza di chi pretende di occuparsi dei problemi di questa città.
Non è ammissibile che mentre si spendono palate di soldi per festini e pranzi di gala, non si trovi mai una lira per i servizi sociali e il recupero dei quartieri popolari.
Bisogna riprendere in mano la nostra vita, perché l’unica cosa che deve crollare non è il tetto sulla nostra testa, ma la logica del potere e tutti i mostri che produce.

Federazione Anarchica Siciliana – Nucleo “Giustizia e Libertà”